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Resha Zafirin.
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Shana Le Roche
Anche quella mattina si era preparata con cura: dopo un bagno rilassante, aveva asciugato e lisciato i suoi lunghi capelli corvini, successivamente si era presa cura del suo corpo con creme di vario genere ed infine si era vestita e poi truccata. Guardandosi nello specchio aveva ammirato il risultato finale
Era arrivata un po' prima del previsto in aula, la lezione precedente era praticamente volata!
Il sole filtrava dalle grandi vetrate e questo la metteva di buon umore.
Si fermò un istante per rivolgersi agli studenti - Buongiorno ragazzi! - gli sorrise. Era davvero contenta della sua classe e riponeva in ogni studente molta fiducia.
Tra le mani stringeva i suoi appunti e diversi libri inerenti alla lezione che avrebbero affrontato. Si diresse quindi verso la cattedra e posò il materiale restando in piedi, attese la fine delle ultime chiacchere e poi, come sua consuetudine, domandò - Iniziamo? -
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[da La Mensa] Leon Revell
La colazione non era stata una delle esperienze più piacevoli della sua vita: alla fine avevano chiacchierato solo lui e Keith; rifiutando di farsi demoralizzare, arrivati in classe, in attesa che iniziassero le lezioni, Leon si era messo a compilare una playlist da usare nel pomeriggio: anche solo il pensiero di poter andare a pattinare in pista era un vero toccasana! L'arrivo dell'insegnante di botanica lo costrinse ad interrompere quell'attività - Continuerò dopo! - si disse senza troppi rimpianti: la materia non lo entusiasmava ma almeno la prof non era male!
- Bonjour madame Le Roche! - le rispose sorridente: il fatto che parlasse la sua stessa lingua era un incentivo a collaborare.
Una volta che tutti si furono seduti, lui si rialzò, con fare da studente serio, da capoclasse, anche se non lo era - Madame, non vorrebbe leggere il contenuto di quella busta misteriosa che hanno consegnato per lei? - Mentre sceglieva le musiche erano la orecchie ad essere impegnate, per cui aveva adocchiato il maggiordomo che poggiava qualcosa sulla cattedra, e non aveva tardato ad andare a scuriosare di cosa si trattasse nonappena quello aveva varcato la soglia.
- E magari condividerlo con noi... - stavolta sfoggiò un sorriso più smagliante del precedente, condito da un pizzico di malizia, come se non sapesse che era indirizzata anche agli studenti, oltre che agli insegnanti.
Era da parte del preside, e non fosse stata sigillata non si sarebbe fatto problemi a sbirciare: memore di quali idee fosse capace il capo scolastico, era curioso di sapere quale fosse il messaggio.. -
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Keith Harcourt
Non aveva mai fatto una colazione così " particolare " come quella mattina.
Passò tutto il tempo a chiacchierare con Leon, per poi dirigersi in classe .. pronto per una giornata di lezioni.
Se la prese un pò comoda intanto che aspettava l'arrivo dell'insegnante di mitologia e botanica - uff ... mi sa che ci sarà da dormire - non era decisamente la sua materia preferita ma decise di impegnarsi e seguire la lezione, almeno ci avrebbe provato.
Tirò fuori tutto l'occorrente per la lezione, facendo alcuni scarabocchi sul quaderno, tanto per passare il tempo, mentre Leon era impegnato a compilarsi una playlist.
- buongiorno .... - alzandosi dalla sedia e salutando, come tutti gli altri alunni presenti, l'insegnante che era appena entrata in classe.
- busta misteriosa !! ? - borbottò fra se e se mentre l'amico raggiungeva l'insegnante.
- ma che ... - Keith non riusciva a capire a che cosa si stesse riferendo l'amico che, evidentemente, aveva addocchiato qualche cosa che lui non aveva visto, prima che l'insegnante entrasse in classe.
Beh doveva ammetterlo .. anche lui, come l'amico, era curioso di sapere che cosa contenesse quella busta, qualunque cosa fosse era certo che l'insegnante, anche prima della fine della lezione, comunicasse il contenuto di quella busta a tutti.
Rimase seduto, ad aspettare la reazione dell'insegnante, e vedere se comunicava subito o meno il messaggio contenuto nella busta.. -
Resha Zafirin.
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Shana Le Roche
Chinò il capo in direzione del suo studente preferito per fargli comprendere che aveva gradito il saluto. Adorava essere chiamata "madame" nella forma di cortesia. Leon con il suo accento familiare le ricordava suo padre e le sue origini, nonchè le estati passate sul Lago di Gérardmer dove aveva avuto modo di conoscere Desiree e Jeremy, il suo primo amore. Ah, che bei tempi...
Si stava giusto sedendo per aprire il libro di biologia, quando lo studente prese l'iniziativa di alzarsi e porre la sua domanda, aveva tentato di nascondere la busta sotto alle sue scartoffie, ma a quanto pareva a lui non era sfuggita. - Che spirito di osservazione monsieur Revell! - disse, facendo finta di essere sorpresa. In realtà era ormai abituata alle acute attenzioni del giovane, le dimostrava anche durante le lezioni, senza problemi e questo, a lei, piaceva molto: aveva una mente brillante.
Prese la busta, anche se ne immaginava già il contenuto, era stata informata dal preside qualche giorno prima dell'iniziativa. Lesse quindi il contenuto in silenzio, avendo la conferma della sua idea.
Avrebbe voluto parlarne a fine lezione, ma non c'era problema, potevano discuterne insieme anche ora. - Ehm ehm – si schiarì la voce – Bene ragazzi, sono lieta di annunciarvi che andremo in gita – posò un attimo lo sguardo sulla classe per osservare le loro reazioni, prima di continuare – La data stabilita è per sabato 23. Ci fermeremo nei boschi per studiare la flora e la fauna e successivamente sarete liberi di raccogliere funghi e castagne da portare in baita, dove verranno utilizzati per la nostra polentata con funghi e castagnata. Seguirà quindi il rientro in accademia. - Sorrise a tutti abbassando il foglio. - Domande? -
Fece il giro della cattedra e si posizionò davanti ad essa.. -
.Leon Revell
- Una scampagnata nei boschi? Una intera giornata fra i boschi, d'autunno, a caccia di castagne e funghi? Non sta scherzando? C'est magnifique! -
Leon non riusciva a credere alle sue orecchie: era ancora meglio di qualunque cosa avesse potuto immaginare!
Manmano che l'insegnante pronunciava le aprole, Leon si sporgeva smepre di più sul banco, stringendo le dita sul bordo di legno: per un'amante della natura, delle camminate, e dell'autunno come lui quella proposta era come un invito a nozze!
Ripresosi dal privato stupore estatico creato dall'annuncio, il suo cervello ricominciò subito a carburare, pressando per le questioni importanti: quell'evento doveva essere organizzato alla perfezione. Per cui iniziò a sparare una serie di domande: se sarebbero stati divisi per classi, se ognuno avrebbe avuto del tempo libero personale, se sarebbe stato possibile vagare da soli, se erano previsti dei giochi, un picnic, chi avrebbe preparato i cori da intonare durante il viaggio e per non scoraggiarsi in cammino su per la montagna...
- Sarà lei la nostra accompagnatrice, non è vero madame? - sfoggiò il migliore dei suoi sorrisi per quell'ultima domanda, che era più che altro un'affermazione. Non dubitava che ad ogni gruppo, in qualunque modo venisse formato, sarebbe stato assegnato un accompagnatore, e lui non voleva farsi rovinare la giornata da niente e nessuno al mondo. Quindi quale migliore supervisore di una prof giovane, carina e per niente bacchettona?!. -
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Keith Harcourt
L'insegnante sembrava sorpresa, ma forse non tanto - mhhh .... - ridendo sotto i baffi - Leon riesce sempre a convincere tutto con il suo modo galante ... soprattutto il gentil sesso - bisbigliò, notando perfettamente la mano dell'insegnante prendere la busta misteriosa e aprirla.
Non riusciva a credere alle sue orecchie, tanto che si diede un pizzicotto da solo per paura che fosse un sogno : una gita in montagna, all'aria aperta e tra i boschi .. che si poteva chiedere di più ?
Si sarebbe aspettato di tutto ma non una gita, davvero una notizia inaspettata quanto bella - ma .. ma ... - esclamò, non riuscendo a trovare le parole per esprimere quanto era contento di fare questa gita - è bellissimo, ci sarà da divertirsi - come lui, anche tutta la classe era rimasta allibita ma, nello stesso tempo, entusiasta dell'imminente gita che si sarebbe svolta sabato.
Camminare gli piaceva ed era sicuro che sarebbe stata una gita fantastica - che bello ... raccogliere castagne, funghi ed esplorare la natura selvaggia ... - bisbigliò tra se e se mentre Leon prese a fare domanda a raffica alla povera insegnante.
Aspettò che l'insegnante rispondesse alle domande di Leon, curioso di sapere altri dettagli, mentre la sua testolina cominciò a pensare a tutto l'occorrente da portare per l'occasione : vestiario, oggetti vari e anche qualche cosa da poter utilizzare per divertirsi.. -
Resha Zafirin.
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Shana Le Roche
Osservò contenta la reazione dei suoi alunni. Erano talmente entusiasti da non credere a ciò che sentivano. Poteva percepire le vibrazioni estatiche anche dal punto in cui era. Era stata una notizia meravigliosa e doveva ammetterlo, anche lei era su di giri. Adorava camminare nel bosco e poi, quale occasione migliore per conoscere meglio i suoi studenti e insegnare divertendosi allo stesso tempo? Era un'occasione che non andava sprecata.
- Proprio così, passeremo una bellissima giornata, tutti insieme, immersi nel verde -
Poteva già immaginare durante il percorso le cose da vedere e le domande a cui rispondere. Avrebbero poi chiaccherato e scherzato. Sì, doveva assolutamente essere una giornata costruttiva e piacevole.
Leon si lasciò poi trasportare dall'emozione e prnunciò a raffica le sue domande – Calma, calma – disse gesticolando per cercare di contenere le sue parole – Ora vi spiego meglio e vediamo anche i dettagli su come organizzarci. - detto questo iniziò a camminare avanti e indietro, come faceva sempre quando doveva affrontare discorsi lunghi – Dunque, non sarete divisi per classe e formeremo dei gruppetti misti Day/Night, in modo da poterci confrontare anche con gli altri. Avrete del tempo libero, anche se non sarà consentito allontanarsi più di tanto dalla "base" e non sarà permesso rimanere da soli: creeremo piccoli gruppi composti da dodici ragazzi più un supervisore. - e qui si fermò brevemente per lanciare un'occhiata chiaritrice alla classe il sui significato sottinteso era: questa sarà una regola ferrea e indiscutibile, chiaro?!
Guardò Leon contenta della sua domanda – Sì, sarò io la vostra guida – disse sfoggiando il più bello dei suoi sorrisi. I suoi ragazzi l'apprezzavano e la volevano con loro, si sentiva al settimo cielo! Provava una soddisfazione immensa per tutto quello che stava facendo e che era riuscita ad ottenere. Doveva proprio dirlo: iniziava a voler bene alle sue classi.
Con un sospiro scesa dalle nuvole per tornare ai presenti, e con una mezza giravolta disse – Bene! Ora ci resta da definire chi si occuperà del necessario. Servono in primo luogo i materiali di studio...quindi: due di voi dovranno portare un block notes e matite e la macchina fotografica. Io mi occuperò dei libri necessari. Ci divideremo anche per le scorte alimentari, quindi altri due alunni penseranno a questo compito. Ricordatevi di premunirvi anche in caso di maltempo: dovremmo organizzare altre due persone che avranno la responsabilità di portare strumenti utili nel caso avessimo bisogno di accamparci. Ed infine gli intrattenimenti: giochi, musica e canzoni, altri due studenti. Chi si propone per cosa? - Sperava di essere stata esauriente e che dalle sue parole nascessero gli interventi e le curiosità che avrebbero portato all'organizzazione del tutto.
Edited by Resha Zafirin - 20/4/2011, 22:36. -
.Leon Revell
Per la gioia di Leon tutta l'ora di lezione trascorse a discutere della novità raccontata nel comunicato dle preside: una volta ricevuta quella notizia, tutta l'attenzione degli studenti si era riversata sulla divisione in gruppi, chi fantasticava sui membri della night class con cui si sarebbe trovato, sperando che fosse colui o colei che ammirava - perfino il capoclasse aveva assunto un'aria assenete e sognante per ben più di un minuto!
Solo Yori, che gli capitò sotto lo sguardo mentre si guardava intorno per individuare un possibile valido compagno di avventura, non sembrava entusiasta e questo gli fece notare che mancavano i due soliti studenti: i cosiddetti guardian, gli amici della brunetta.
- Mon dieu! E' una fortuna che non ci siano quei due: 'facciacupa' e 'smemoretta' il divertimento non sanno nemmeno dove sta di casa! - il pensiero gli sovvenne nella sua lingua madre e subito si affrettò a trovare un rimedio a quella nefasta eventualità: richiamò l'attenzione del capoclasse, per offrirsi di recarsi alla lavagna, in modo da scrivere chairo per tutti cosa serviva e chi se ne sarebbe occupato.
Sotto alla prima colonna, intitolata "Giochi, canti &co", tracciò immediatamente il proprio nome.
E mentre rimaneva in attesa che gli altri compagni comunicassero dove segnarli, cercò lo sguardo della professoressa: nel momento in cui lo ricambiò le fece un sorrisone ed un occhiolino, indicando con la mano lungo il fianco coperto, quello verso la lavagna, la scritta in fondo alla sua stessa colonna Responsabile gruppo: madame S. Le Roche.. -
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Keith Harcourt
L'idea di fare dei gruppi era buona ma il solo pensiero che ci sarebbero stati anche i genietti della Night Class non gli andava proprio a genio.
- ecco ... lo sapevo !! - borbottò mentre si portava una mano sotto al mento rassegnato e ascoltando le grida delle ragazze, felici di poter avere un'opportunità di conoscere i loro idoli della Night, tanto con quel chiasso non lo poteva sentire nessuno.
- ma cosa ci troveranno mai in quei genietti mi chiedo io - pensò con sguardo quasi annoiato, se non fosse stato per la comunicazione della gita e la lezione avrebbe alzato i tacchi e se ne sarebbe andato in un posto più tranquillo per far riposare le sue orecchie.
Anche se non sarebbe stato facile non ascoltare quelle grida, Keith continuò, beh diciamo provò, ad ascoltare le altre direttive che l'insegnante si apprestava a dire, mentre Leon si dirigeva alla lavagna per segnare i nominativi e il compito che ognuno di loro si voleva prendere per organizzare la gita.
- io nel gruppo per gli attrezzi vari - esclamò, alzando la mano per proporsi, seguito poi dagli altri studenti, diciamo soprattutto studentesse, che, ansiosi della gita, si proponevano per formare i gruppi.
Nell'aula i gridolini di felicità delle ragazze vennero sostituite da preghiere e adulazione per i propri idoli, speravano, cosi facendo, di essere nel loro stesso gruppo "ahhh .. spero di essere nello stesso gruppo di Wild-sempai " e ancora "io spero di essere nello stesso gruppo di Ichijou-sempai ". -
Resha Zafirin.
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Shana Le Roche
I ragazzi stavano reagendo bene alle informazioni, non poteva chiedere un miglior entusiasmo!
Le più scatenate erano le ragazze che, avvantaggiate dal numero maggiore, sognavano i carismatici studenti della Night class. Anche tra i maschietti c'era qualche cuore in fiamme, ma erano più rari, forse perchè sentivano di più la competizione con i loro compagni. Vederli così presi dalla novità, la faceva sorridere. Le tornò in mente quando anche lei era una studentessa e considerava la gite un vero miracolo! Purtroppo erano sempre troppo poche...
L'idea di questa gita aumentava ancora di più il suo umore normalmente gioioso, era certa che sarebbe andato tutto più che bene. Sarebbe stata una bella giornata e ci sarebbe stato il sole a coronare il tutto. Non vedeva l'ora di essere immersa tra le piante, col vento che le accarezzava il viso e che si insinuava attraverso i suoi capelli facendoli sventolare liberi sulla schiena.
Leon, Leon, Leon sapeva bene che non avrebbe dovuto fare differenze, ma quel ragazzo aveva qualcosa di speciale, Shana non avrebbe saputo dire se era per via dei suoi modi di fare, della stessa provenienza o cos'altro, sapeva solo che era diverso dagli altri: era lo studente che più adorava. Si accorse di fissarlo solo dopo aver incrociato il suo sguardo, osservò ciò che lui le stava svelando e una volta letto, ricambiò il gesto con un cenno di assenso, che voleva più essere un ringraziamento. Si avvicinò così alla lavagna e prese un gessetto colorato di rosso e poco sopra al suo nome, in obliquo, disegnò una faccina sorridente.
I compagni iniziavano a proporsi per i diversi compiti, così si rivolse nuovamente a Leon e con la mano gli indicò di proseguire pure la lista, era riuscita a sentire Keith si era proposto per l'attrezzistica e poi si era scatenato il pandemonio.
- Okay, classe – battè le mani – fatevi avanti uno per volta, sennò qui non riusciamo a sentire nulla – lei indicava gli alunni per alzata di mano e Leon scriveva i partecipanti e l'occupazione, cosicchè alla fine erano riusciti a mettere insieme i gruppi.
- Ottimo lavoro – disse appoggiando una mano sulla spalla di Leon e ammirando il risultato.. -
.Leon Revell
Al suono della campanella erano riusciti a sistemare ogni studente della classe, compresi gli assenti. E per Leon il risultato era una tragedia perchè, nonostamnte avesse cercato di opporsi in tutti i modi possibili, curandosi di non dare chiaramente a vedere il proprio dissenso, non era riuscito ad evitare che Facciacupa finisse nel suo stesso gruppo. A poco serviva sapere che chi l'aveva proposto per quel compito, l'aveva fatto un po' per rivincita contro lui stesso - le ragazze risentite per tutti gli appostamenti da lui rovinati - un po' per tenere alto il nome della day class, proclamando Kiryu e Leon loro paladini.
- Spero che almeno i rappresentanti delle altre classi siano in gamba... - borbottò fra sè e sè, battendo le mani l'una contro l'altra per scuotere via la polvere di gesso.
Mascherato il disappunto, concentrò di nuovo la sua attenzione sugli elementi positivi: impettito, la testa alta, ed il sorriso solare suo marchio di fabbrica - Prof, ci vediamo a pranzo? - chiese con un pizzico di malizia, non preoccupandosi affatto di specificare la motivazione dell'invito.. -
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Keith Harcourt
Poco a poco, i gruppi vennero tutti sistemati.
Se a Leon toccava il ragazzo più misterioso e taciturno della scuola, a lui toccava la combina guai per eccellenza : Yuuki Cross.
Tirò un sospiro, non gliene importava poi molto del fatto di avere Miss Disciplinare nel suo gruppo, anzi proprio per niente ... l'unica cosa che voleva era godersi la gita in montagna; niente di più.
- beh dai non è andata poi tanto male ... - boffonchiò il biondino mentre, in sottofondo, si poteva udire chiaramente le ragazze che si lamentavano per il fatto che erano finite nello stesso gruppo con Kiryu - ah ah ah .... certo è che con Kiryu nel gruppo avranno poche possibilità di avvicinarsi ai ragazzi della Night - concluse il ragazzo, motivo principale del dissenso delle ragazze.
I minuti passarono e la fame cominciò a farsi sentire, beh la notizia della gita e la formazione dei gruppi avevano messo appetito a Keith.
Fortunatamente il suono della campanella arrivò dopo poco, segno che le lezioni erano finite e che si poteva finalmente andare a pranzo - cavoli, non pensavo che il tempo fosse volato così in fretta !! - già l'entusiasmo che aveva portato la notizia data dalla professoressa fece completamente dimenticare a Keith l'ora di lezione e non si era nemmeno accorto del tempo che passava, è proprio vero che quando qualcosa ti interessa perdi proprio la cognizione del tempo.
Si stiracchiò un pò le braccia per poi cominciare a mettere a posto le sue cose nella borsa, intanto che aspettava Leon, impegnato a dire qualcosa alla prof.. -
Cross Academy RPG.
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Il resto delle lezioni si sono svolte regolarmente nonostante l'eccitazione degli allievi che hanno colto ogni occasione possibile (intervalli, pausa pranzo, tempo libero) per discutere della novità e fantasticare su possibili scenari con i compagni della propria e delle altre classi.
Probabilmente qualcuno ha avuto difficoltà ad addorementarsi, mentre altri hanno sognato l'amato/a o qualcuno su cui prendere un'amichevole rivincita, ma potete leggere le loro versioni nei rispettivi luoghi di ritrovo.[Continua in: Palestra/Drama club o loro dintorni]
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