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- La Punteggiatura G. Leopardi a Pietro Giordani, 1820:
CITAZIONE "Io per me, sapendo che la chiarezza è il primo debito dello scrittore, non ho mai lodata l’avarizia de’ segni, e vedo che spesse volte una sola virgola ben messa, dà luce a tutt’un periodo. Oltre che il tedio e la stanchezza del povero lettore che si sfiata a ogni pagina, quando anche non penasse a capire, nuoce ai più begli effetti di qualunque scrittura". • Il Punto Si usa per indicare una pausa lunga che segnali un cambio di argomento o l’aggiunta di informazioni di altro tipo sullo stesso argomento. Si mette in fine di frase o periodo e, se indica uno stacco netto con la frase successiva, dopo il punto si va a capo. Dopo il punto si utilizza sempre la lettera maiuscola. Il punto è impiegato anche alla fine delle abbreviazioni (ing., dott.) ed eventualmente al centro di parole contratte (f.lli, gent.mo), ricordando che in una frase che si concluda con una parola abbreviata non si ripete il punto (presero carte, giornali, lettere ecc. Non presero i libri).
Il punto a capo è particolarmente utile nella scrittura online poichè rappresenta una pausa visiva, utile agli occhi durante la lettura sullo schermo. Non abusare del punto costruendo frasi troppo brevi (e ottenendo così l'effetto telegramma!): esistono anche le virgole ed i punto&virgola.
• La Virgola "La virgola è il segno di punteggiatura più elastico che abbiamo: separa, unisce, segue il senso della frase, lo determina, segnala pause, isola incisi, mette in evidenza parole, detta il tono a chi legge, si fa notare quando non c'è" - Dario Voltolini Indica una pausa breve e si usa negli elenchi, dopo un vocativo (Signora, ha perso un guanto / Non correre, Marco, che cadi), prima del pronome relativo (Mario, che ha 16 anni, è minorenne), per isolare una frase all’interno di un periodo (Ci ha accompagnati, non senza brontolare, lo zio di Sergio) Non ci vuole mai la virgola fra soggetto e predicato. Il valore e senso delle frasi può cambiare a seconda che sia presente o meno con una virgola, e a seconda di dove questa sia collocata: gli uomini che credevano in lui lo seguirono cioè ‘lo seguirono solo quelli che credevano in lui’ (frase relativa limitativa); gli uomini, che credevano in lui, lo seguirono ovvero ‘lo seguirono tutti gli uomini perché credevano in lui’ (frase relativa esplicativa).
Attenzione a non creare frasi troppo lunghe e articolate: un eccessivo uso di virgole, con periodi chilometrici, costringe il lettore a tornare indietro e rileggere il passaggio, e si rischia di farlo sentire come in un labirinto!
• Il punto e virgola Segnala una pausa più breve del punto e più lunga della virgola e il suo uso spesso dipende da una scelta stilistica personale. Si adopera soprattutto fra proposizioni coordinate quando il periodo tende a diventare lungo e complesso, e serve a indicare un’interruzione sul piano formale ma non sul piano dei contenuti («il capo gli si intorbidò di stanchezza, di sonno; e rimise la decisione all’indomani mattina»).
• I due punti Il duepunti detta una sospensione di tempo, e accende l'attesa di qualcosa di straordinario. Quel che fa è: promettere" - Alessandro Baricco Avvertono che ciò che segue chiarisce, dimostra o illustra quanto è stato detto prima, indicano una pausa prima di una precisazione o di una spiegazione (Adesso ho bisogno di due cose: tranquillità e concentrazione). I due punti introducono anche un discorso diretto, in combinazione con virgolette e trattini, o un elenco.
• Il punto interrogativo Si usa alla fine delle interrogative dirette, segnala pausa lunga e l’andamento intonativo ascendente della frase. Conclude le domande, quindi si usa nel discorso diretto; può servire per formulare domande retoriche e inviti o stuzzicare la curiosità del lettore.
• Il punto esclamativo Impiegato dopo le interiezioni (indica un ordine) e alla fine di frasi per esprimere il corredo emotivo delle parole: sorpresa, incredulità, entusiasmo, stupore, meraviglia... Segnala una pausa lunga e l’andamento discendente della frase.
I punti esclamativo e interrogativo possono essere usati insieme, o essere duplicati, soprattutto in testi costruiti su un registro brillante, nei fumetti o nella pubblicità, ma mai in numero superiore a due (!!/??/?!/!? ?!?!?/???/!!!)
• I puntini di sospensione Si usano sempre e solo nel numero di tre, per indicare la sospensione del discorso, quindi una pausa più lunga del punto. Possono essere utilizzati al termine di una frase (la parola successiva deve essere staccata da uno spazio e richiede la maiuscola: Non so... Tu che dici?) o anche davanti ad una parola che dà inizio ad una frase, e in questo caso senza lasciare spazi e con iniziale minuscola (Stai scherzando?! ...non è vero?). Alla fine di un elenco indicano eventuali altri oggetti simili o sinonimi. Fra parentesi quadre indicano l’omissione di lettere, parole o frasi di un testo riportato.
L’uso eccessivo dei puntini rende la lettura pesante e troppo lenta: invece che un senso di sospensione si finisce per avere noia o sonnolenza!
• Le parentesi tonde Isolano alcune parole all’interno del discorso. Es: quando sono entrato (era piuttosto tardi) tutti mi hanno guardato severamente. Possono assumere significato diverso in base al codice d'utilizzo personale, e quindi essere usate per fare degli esempi, cambiare registro, per riportare delle citazioni o delle notazioni personali.
• Le virgolette Possono essere alte (" "), basse(« »), semplici o apici (‘ ’). Alte e basse si usano indifferentemente per circoscrivere un discorso diretto o per le citazioni. Possono anche essere usate per prendere le distanze dalle parole che si stanno usando (e nel parlato si dice infatti «tra virgolette»). Possono essere sostituite spesso con il corsivo, che si usa per parole straniere o dialettali usate in un testo italiano e in citazioni brevi. Le virgolette semplici si adoperano più raramente e soprattutto per indicare il significato di una parola o di una frase.
• I trattini Possono avere la stessa funzione di circoscrizione e isolamento delle parentesi. Oppure possono introdurre il discorso diretto. In questo caso andrebbe usato il trattino medio che non è sulla tastiera ma tra i simboli dei vari software.
► Tutti i segni di punteggiatura si utilizzano attaccandoli alla parola che precede e lasciando uno spazio da quella che li segue: Ti voglio bene. Lo sai, vero? CORRETTO Ti voglio bene .Lo sai ,vero??? SBAGLIATO Ti voglio bene.Lo sai,vero? SBAGLIATO
► Le parole fra parentesi non hanno spazi che le separano dai segni di apertura e chiusura: (così), ( non così )
► Una raccomandazione sull’incontro tra diversi segni di punteggiatura: ◘ eventuali punti esclamativi o interrogativi vanno posti prima del segno di chiusura di parentesi, virgolette o trattino lungo: Con te non parlerò mai più! - urlò fuggendo per le scale. ◘ gli altri segni vanno posti dopo la parentesi chiusa: non vi parlerò a vuoto (se avrete la grazia di ascoltarmi), ma vi porterò prove tangibili della mia innocenza.
[Fonte: Accademia della Crusca, Italian webdesign, Il mestiere di scrivere, la mia testa!]
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