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Inaugurazione Giovedì 25 aprile. Ore 19:00 Aperitivo Gratuito.
- Immagini
E' un loungebar arredato in stile gotico: a prevalere sono i colori del nero delle notti più cupe ed il rosso del sangue, della carne, della passione.
Gli esterni a vetrate bifore e mosaicate, i cornicioni sorvegliatai da gargoyles, richiamano la maestosità di Notre Dame.
Attraversata la soglia e le funeree coltri, percorso il tappeto rosso, sedie foderate in morbido velluto color carminio e rifinite in oro avvolgono chi si siede ai tavoli di ciliegio, illuminati da ramificati candelabri dal sapore antico. Divanetti in velluto viola e vere e proprie bare di legno accolgono chi si è recato in questo luogo per trascorrere una serata a base di cocktails, musica, racconti e qualche passo di danza.
Pallide cameriere e cerei maggiordomi nelle loro impeccabili uniformi saranno pronti a servire e soddisfare ogni richiesta.
Tutto è curato nei minimi dettagli ed il menù dei cibi e delle bevande si adatta all'atmosfera elencando preparati dal nome bizzarro. Perfino il loro aspetto ed i contenitori avranno un teschio, una croce o una bara ad attentarvi.
Colate di cera, ragnatele agli angoli, pipistrelli, rosari e fiori recisi in vari stadi di decomposizione contribuiscono a completare l'atmosfera.
Per una selezionatissima fetta di clienti sono riservabili salottini privati e servizi speciali, per occasioni particolari, o per chi non ama la privacy, è a disposizione del loro diletto anche un palco. Qui l'arredamento è di gusto più sfarzoso ed elegante: sontuose ed invitanti chaise longue, cuscini, tappeti e pouf per fornire il massimo della comodità; fa la sua comparsa anche il colore bianco, per coloro che hanno il piacere perverso di macchaire l'immacolato.
Al piano interrato, una delle pareti della cantina perfettamente climatizzata nasconde un passaggio segreto che conduce alla collezione privata di Etienne: "bottiglie" molto particolari, per gusto o annata, che condivide solo con chi eleva a grado di intimo amico.
- Le ordinazioni
I vampiri sono istintivamente in grado di riconoscere i loro simili dagli esseri umani per cui porteranno al cliente vampiro la bevanda ordinata nel formato a lui più congeniale, ovvero a base di sangue, salvo diversamente specificato.
Allo staff di razza umana il cliente vampiro si preoccuperà di ordinare ciò che desidera, aggiungendo la parola d'ordine "avariato" se vuole che il suo cocktail, o pasto, sia addizionato.
Il sistema a parola d'ordine, e la stessa, vengono rivelati solo ai clienti "selezionati", ovvero indagati e ritenuti meritevoli di fiducia.
Allo stesso modo, il cocktail o piatto speciale per la nuova clientela vampirica risulterà inizialmente solo poco addizionato, per testarne il gradimento e quindi l'interesse e l'affidabilità.
Etienne è comunque sempre presente nel locale: girovaga fra tavoli, divanetti e cabine private, più per curiosità e piacere personale che dovere professionale, sempre pronto a estendere consigli, suggerimenti o inviti particolari a clienti e staff.
I clienti VIV possono ordinare, con cautela (e verranno serviti a discrezione della direzione) anche nel settore pubblico. I clienti non VIV non possono ordinare dal menù riservato.Lo Staff
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Etienne Byakuran: proprietario
- Kendra Shoujimoto: cameriera settore normale
- Camerieri, cameriere, hosts&co.- Menù cibi
- Menù drinks
- Menù VIV
Edited by ~*~Elenariel~*~ - 20/7/2010, 19:50
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MENU
~ Antipasti&Stuzzichini ~
Giocattolini di Hänsel e Gretel
Bastoncini di pasta sfoglia al formaggio e mousse di tonno
Erba cipollina
Lestat's Memento
Bocconcini d'uva al formaggio e pistacchi
Farinelli's treat
Baci di dama alla crema di stracchino e salsiccia
Bigné di fiori di zucchine e bianchetti al parmigiano
Love Bites
Bignè freddi ai funghi e caciotta
Bignè di granchio e formaggio
Olive ascolane
Polpettine di manzo
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~ Primi Piatti&Piatti Unici ~
Pipistrello carbonizzato al sangue di ragno
Risotto al nero di seppia in salsa di zafferano, curry e marmellata di albicocche
Banchetto del Becchino
Zuppa di barbabietole rosse con bocconcini di manzo e panna acida
Talamo Immortale
Millefoglie di patate, peperoni, scamorza, speck e melanzane
Resti mortali
Vermicelli fritti
Deadly Wings
Farfalle alla salsa wasabi
Bloody Eyes
Timballini di riso alla fontina con salsa di rossa piccante
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~ Secondi Piatt&Contorni ~
Cespuglio d'Erbe tombali
Julienne di carote, cipolle e finocchi con pomodoro e prezzemolo
The Master's Touch
Aragosta e Granchi al vapore con julienne di arance e cedri e gelatina di pompelmo
Anime Tormentate
Sushi misto
Chastity rings
Frittura mista di totani, anelli di calamari, di cipolla e mele
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~ Desserts ~
Soul Sharing
Duetto di gelato gusto vaniglia del Madagscar e Liquirizia
su salsa di pistacchio, arancia e miele d'acacia
Poisonous Breaths
Coppetta gelato 3 gusti a scelta
Draining Kiss
Crema catalana
Sleeping Beauty
Semifreddo alla nutella con salsa di ribes
Sospiri Peccaminosi
Mini-millefoglie alle fragole. -
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~ Long Drinks - Short Drinks - Cocktails ~
Deadly Passion
Vodka lemon,Cointreau,Succo di lime,Succo di mirtillo rosso
First Aid
Tequila, Rum bianco, Gin, Vodka
The Vampire's Delight
Gelato vaniglia, Vodka, Crema di cioccolato bianco, salsa di amarene
Vampire Elixir
Vodka, Brandy albicocca, Succo lime zuccherato, Soda, succo melograno
Infuso di strega
Rum, Angostura, Zucchero di Canna, Succo di Pompelmo, Succo di Limone, Succo d'arancia
The Blood Sucker
Bacardi, Cointreau, Succo ananas, Frullato fragole
Vampire Kiss
Rum al frutto della passione, Acqua tonica, Succo mirtilli
Luxury Orgasm
Crema di cacao chiara, Amaretto, Triple Sec, Vodka, Panna
Venetian Elixir
Assenzio, Sambuca, Sciroppo di fragola
[Grazie ad Ant per la consulenza!]. -
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~ VIV Drinks ~
Sweet Sin
Dulce Adicción
Perversión
Bollicine
Il Pifferaio Magico
Baccanticus
Sogni d'oro
Enfant Terrible
Bon Voyage
Wonderland
Patachunta y Patachún
HodgepodgeSPOILER (click to view)Sweet Sin
sangue di soggetti diabetici
Dulce Adicción
sangue di vergine femmina
Perversión
sangue di vergine maschio
Bollicine
sangue di alcolista
Il Pifferaio Magico
sangue d'infante
Baccanticus
sangue con estrogeni/testosterone
Sogni d'oro
sangue con endorfine
Enfant Terrible
sangue di soggetto fumatore
Wonderland
sangue di soggetto dipendente da cannabis/oppiacei
Bon Voyage
sangue di soggetto dipendente da allucinogeni
Patachunta y Patachún
sangue di soggetto obeso
Hodgepodge
Miscela di vari gruppi sanguigni e adulterazioni. -
. Etienne Byakuran
Entrando nella sala comune sbottonò la giacca del completo rosa pallido per salire su una sedia e, con le mani sui fianchi, osservare l'effetto d'insieme a tutto a tondo. Si soffermò anche sulle curve delle cameriere ancora intente a piegare l'ultimo tovagliolo o accendere l'ultima candela: era la serata prima dell'inaugurazione e avrebbero testato il menù in una sorta di prova generale con alcuni clienti selezionati, ed anche le loro movenze sensuali o provocatorie ma non dleiberate facevano parte del pacchetto.
Etienne si era dato da fare nella raccolta di inormazioni e nel tastare il terreno ben prima di quella data, e rivolgendo le proprie attenzioni in particolare ai vampiri del vecchio continente che si erano trasferiti lì in Giappone per un motivo o per un altro: le vecchie tardizioni e abitudini erano dure a morire, per chiunque. Scommetteva che pure quell'odioso Kuran prendeva ben altro di quelle insopportabili pasticche ematiche per i suoi pasti!
Con i lembi della giacca ancora tirati all'indietro, la camicia rigata in tinta che faceva quindi bella mostra di sè, si aggirò fra i tavoli studiando lo staff: per la prima serata aveva scelto la divisa più sobria ma che avrebbe avuto più impatto nell'effetto d'insieme; - Lei divrebbe andare... - si avvicinò ad una delle ragazze che avevano fatto il colloquio per ultime e la cui riservatezza e precisione ne facevano la candidata potenzialmente ideale per il compito che aveva in mente. Arrivatole alle spalle, sporse la testa sopra la spalla mentre le infilava le mani nelle tasche anteriori del grembiule: ne trasse fuori un rettangolo incartato in giallo e rosso per mano - Il mio tesshoro! -
Uno degli ordini tassativi che aveva tutto lo staff, perfino quello della zona VIV, era di tenere sempre a portata di mano le caramelle di cui Etienne andava matto. Mentre mugolava di piacere allo sciogliersi di quelle morbidezze nella sua bocca, avvicinò la stessa all'orecchio della ragazza impegnando le mani nello sciogliere e riannodare i lacci del grembiule - C'è un cliente speciale di cui dovresti occuparti. Te la senti? -. -
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Kendra Shoujimoto
[ continua dalla casa di Kendra ]
Dopo aver preso un'autobus che l'avrebbe portata fuori città, Kendra raggiunse il locale.
L'arredamento era veramente bellissimo.
Lo stile gotico regnava sovrano in quel locale, con divanetti di velluto viola e i colori prevalenti sono il nero delle tenebre e il rosso.
Raggiunto lo spogliatoio si cambiò, indossando la divisa, per poi raggiungere gli altri colleghi, pronti per cominciare le preparazioni per l'innaugurazione del locale che si sarebbe tenuta il giorno dopo.
Aveva curato tutto nei minimi dettagli.
Le tovaglie, che erano state precedentemente lavate e stirate, erano state appoggiate con cura sui tavoli, come se li volessero avvolgere in un candido abbraccio.
Nessuna piega doveva esserci, anche perchè Etienne voleva che tutto fosse perfetto, le posate erano state messe ogniuna al loro posto, sempre con cura e attenzione.
- mmhh mi sembra che sia tutto perfetto - disse osservando con attenzione il suo operato, mentre Etienne fece ingresso nel salone.
Non si accorse minimamente del suo arrivo se non quando sentì una presenza alle sua spalle e due mani che si infilavano nella tasca anteriori del suo grembiule.
Un semplice - ahh - uscì dalle sue labbra in segno di stupore, non prevedendo per nulla il suo arrivo.
Sapeva perfettamente che cosa stava cercando Etienne, aveva dato l'ordine tassativo a ogniuna delle cameriere di tenere sempre nelle tasche del grembiule le sue caramelle preferite e per questo lo lasciò fare.
Trovato il suo " piccolo tesoro ", Etienne si mise a gustarlo per poi avvicinare il suo volto all'orecchio di Kendra mentre le sua mani, abilmente, scioglievano e riannodavano i lacci del suo grembiule.
- ma certo signore, con molto piacere - disse con tono di rispetto ... per lei era sempre un piacere poter essere di aiuto.
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. Etienne Byakuran
Se ubbidiva sempre a quel modo, chissà: forse avrebbe potuto spostarla di zona, se era "pulita". L'avrebbe osservata meglio di lì in poi, per valutarne gli interessi e le preferenze.
- Bene, non dovrai far altro che fornirgli un servizio impeccabile. Non dargli modo di doverti chiedere o dare spiegazioni: è un tipo a cui non piace parlare. Qual è il tuo nome? Oh! Eccolo che arriva. Vai. Mi ricorderò della tua dipsonibilità! - Sospingendola con la mano alla base delal schiena per i primi passi, la lasciò poi andare con un occhiolino. A salutare il suo ospite Etienne sarebbe andatoq uandoq uesti si fosse messo a proprio agio.
Mathias von der Lauterbrucke
Da un paio di mesi a quella parte aveva fatto conoscenza del discendente di vecchi conoscenti europei che sapnedolo nello stesso luogo gli avevano chiesto gentilmente di assistere il nipote nella sistemazione in quel nuovo paese e nell'avvio della nuova attività.
Mathias aveva inizialmente evitato il giovane, alquanto eccentrico, concedendogli la propria presenza per il minimo necessario. Il ragazzo si era rivelato poi una piacevole fonte di sorpresa nel regalargli, come ringraziamento, proprio e dei parenti, alcune bottiglie di elisir dell'amicizia, così l'aveva chiamato, rivelatosi poi una squisita miscela di sangue e vino pregiati. Aveva quindi preso a prestare più attenzione alle chiacchiere ed ai progetti dle ragazzo, con sui sorseggiava il prezioso liquido quasi ogni sera, ed aveva acecttato con piacere, ed atteso con impazienza, l'invito alla cena di prova.
Rimase assai colpito dall'esterno dle locale, di cui apprezzava la fattura, e uan volta all'interno non potè trattenere un ghigno di soddisfazione nel pensare che tutta quell'ostentazione avrebbe sicuramente dato fastidio agli odiati hunters. Nel guardarsi intorno iniziò a liberarsi del mantello, sotto al quale indossava un completo grigio-blu in seta, che porse poi alla cameriera che gli stava andando incontro.. -
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Kendra Shoujimoto
Etienne, rimasto dietro di lei, le spiegò che cosa doveva fare con l'ospite che stava per arrivare.
Kendra si voltò e ascoltò con molta attenzione le parole di Etienne.
L'unica cosa che doveva fare era offrire un servizio impeccabile e non doveva farsi dire o spiegare nulla da quell'uomo perchè, a giudicare da quello che le aveva appena detto il padrone del locale, non amava parlare.
Mentre Etienne parlava, spiegandole per filo e per segno che cosa doveva fare, non potè non notare che, in quel momento, non era vestito in modo " normale " diciamo.
Indossava un completo rosa pallido, un colore decisamente particolare soprattutto per un uomo, e ci volle tutta la sua professionalità per non mostrare alcun segno di stupore, sebbene dentro di se si stesse chiedendo come è possibile che il proprietario di un locale, che aveva tutte le potenzialità di diventare il locale più famoso della città, andasse vestito in maniera alquanto bizzarra
- ma come fa a non accorgersi di come è vestito, soprattutto i colori - pensò alquanto sbalordita.
Questo pensiero, però, abbandonò presto la sua mente lasciando posto, invece, all'ospite che doveva arrivare.
La curiosità in lei si fece sempre più forte di minuto in minuto ... chissà chi era l'ospite che Etienne aveva definito " importante " ?.
Forse un membro del consiglio ? o un'esponente di una famiglia importante ?
- chissà chi sarà questo ospite tanto importante ? - si chiese fra se e se, cercando di capire chi potesse essere, mettendosi un dito sotto al mento.
Decise comunque di non fare domande a Etienne, in fondo la risposta le sarebbe arrivata a momenti.
Nemmeno il tempo di replicare, o di fargli capire che aveva capito perfettamente quello che doveva fare, che l'ospite di cui le stava parlando Etienne fece capolino nel locale.
Con una leggera spintarella alla base della schiena, Etienne la incoraggiò ad andare.
Avvicininatasi all'ospite lo salutò con un'inchino
- buonasera signore, benvenuto al Calice Divino - prendendo poi il mantello che l'ospite le aveva dato.
- si accomodi pure - continuò poi indicando i vari tavoli che erano stati preparati, facendogli scegliere quello che più gli piaceva.
Si recò poi verso un'armadio nella stanzetta adiacente dove ripose con cura il mantello dell'ospite per poi tornare nel salone, prendere il menù e recarsi al tavolo che aveva scelto l'ospite, appoggiandolo estrema delicatezza e cura sul tavolo.
- ecco qui il menù - disse semplicemente
Tirò fuori dal taschino del grembiule un piccolo blocchetto e una biro, pronta a segnare ciò che l'ospite avrebbe ordinato.
Edited by kaname323 - 24/7/2010, 10:55. -
. Mathias von der Lauterbrucke
Non degnò la cameriera di uno sguardo e scelto un tavolo d'angolo e in ombra che gli permetteva di osservare la sala rimanendo in disparte, prese posto: la posa spavalda e rilassata che rispecchiava il carattere e lo faceva sembrare il padrone del luogo.
Non sollevò lo sguardo sulla donna neppure quando gli porse il menù, cui dedicò un'occhiata svogliata, una più infastidita a colei che continuava a rimanergli accanto in attesa che lui pronunciasse la propria scelta. Etienne Byakuran
- Tutta casa e lavoro, eh? Non mi ha detto il suo nome... Peggio per lei! -
Era la prima sera di lavoro, avrebbe avuto modo di valutare e scegliere migliori candidati da aggiungere ai fidatissimi volontari inviatigli dai nonni per la clientela più selezionata del locale.
Notando qualche minuto più tardi come la ragzza se ne stesse impalata accanto al cliente affidatole, in attesa di prenderne l'ordinazione, quasi non imprecò. Con uno schiocco di dita si fece raggiungere da uno dei camerieri cui ordinò di portargli la bottiglia che aveva messo in fresco nelle cucine, poi si avvicinò lui stesso al tavolo.
- Se posso permettermi - esordì, sorridendo a Mathias e ritirando il menù che porse invece alla donna con un'occhiataccia - Becchino e Anime. Un vassoio di Lestat per iniziare. Grazie, puoi andare. Mon ami, assaggia questo e deliziati! - fece segno al ragazzo giunto con la bottiglia di riempire il calice dell'altro uomo e restò in attesa dell'espressione che avrebbe fatto.. -
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Kendra Shoujimoto
L'uomo, appena arrivato, era rimasto colpito dall'arredamento del locale.
Non la degnò nemmeno di uno sguardo per tutto il tempo, neppure quando gli consegnò gentilmente il menù dove erano segnate tutte le bevande e i cibi più raffinati di tutta la città.
Non le sfuggì la posa, forse un pò da modello e di chi voleva attirare l'attenzione su di se, che assunse l'uomo.
Quel suo atteggiamento, un pò arrogante, le diede sui nervi ... lei si era dimostrata gentile nei suoi confronti ma lui non l'aveva degnata nemmeno di uno sguardo e non l'aveva nemmeno ringraziata quando gli aveva dato il menù.
Lei che amava sempre stare al centro dell'attenzione non poteva tollerare di certo una cosa del genere
- ma tu guarda, il mio primo cliente doveva essere un riccone snob che si crede di avere tutto !! - pensò alquanto adirata.
Comunque non era il caso di fare figuracce o di attirare l'attenzione, dopotutto era il suo primo giorno di lavoro e la strada per arrivare ad essere la capo-cameriera era lunga e irta di ostacoli.
Non si sarebbe di certo data per vinta con la prima difficoltà.
Aspettò con calma la sua ordinazione quando la voce di Etienne fece capolino.
Uno dei suoi colleghi giunse con una bottiglia.
Versò con eleganza un pò del contenuto della bottiglia nel bicchiere dell'ospite per poi andarsene dopo aver ricevuto altri ordini da parte di Etienne.
Kendra rimase un pò stupita da quel gesto ... che significasse qualche cosa ? che fosse un messaggio che Etienne le stava trasmettendo indirettamente ?.
Queste erano le tante domande che stavano attraversando la mente di Kendra in quel momento.
Non seppe nemmeno lei che cosa dire .. eppure le era sembrato comunque di dare un buon servizio all'ospite, nonostante con il suo caratteraccio non se lo meritava proprio.
Chissà se l'avrebbe rimproverata o meno ?
Questo, almeno per il momento, non poteva saperlo.
- bene signore - con un leggero inchino per poi tornare al suo lavoro agli altri tavoli.
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. Mathias von der Lauterbrucke
Nonostante il colore insolito e impegnativo del suo completo, che però rendeva elegante e affascinante ed era tagliato a pennello, fu sollevato per la comparsa del giovane che conosceva e del suo prendere in mano la situazione: Mathias sopportava a stento la presenza del fidatissimo Lars al proprio fianco, quella di una donna sconosciuta per cui non aveva il minomo utilizzo, nemmeno quello di un pasto, e che si mostrava, a parer suo, impaziente, gli risultava intollerabile. Riuscì comunque a mantenersi e mostrarsi calmo, abbastanza da poter sorseggiare la bevanda prelibata piuttosto che trangugiarla tutta d'un sorso: il dubbio nel suo suo sguardo venne rapidamente sostituito da un'espressione di sadico piacere, e svuotato il calice lo sollevò al cielo esclamando trionfante - Noroc! -
Riprese immediatamente dopo la maschera impassibile, e al commento dell'ospite si limitò a mugugnare ed annuire, dedicandosi poi ad un nuovo giro perlustrativo degli altri ospiti giunti in sala. Etienne Byakuran
Ottenuta la reazione che voleva, risposto al brindisi con la bottiglia che lasciò a disposizione del cliente, si scusò a modo suo con un - E' difficile trovare del personale valido fra i giovani di queste lande orientali. Ma ci sarà modo di addestrarlo. - sorrise e si allontanò lasciando l'uomo ai suoi pensieri solitari; incrociando la cameriera con gli stuzzichini ne afferrò un braccio sotto al vassoio - Ho detto prevenire le sue esigenze, non stargli addosso come una sanguisuga. - continuava a sorridere ma la sua voce era una lama di ghiaccio, per non attirare attenzioni assaggiò una delle sferette verdi granulate - Dì al cuoco più pistacchio quando torni di là. -
Con una pacca amichevole sul sedere nel superarla, si dedicò al cliente che occupava il tavolo più vicino sorridendo e ciarlando come niente fosse accaduto prima di quel momento.. -
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Kendra Shoujimoto
Tornata al suo lavoro intanto che il cuoco preparava il piatto ordinatogli da Etienne, Kendra non faceva altro che ripensare al comportamento di quell'uomo.
Ogni tanto dava un'occhiatina al tavolo che aveva scelto.
A quanto pare, la bevanda che gli aveva portato Etienne pareva avere stuzzicato il suo appetito .. era convinta di averlo visto più sollevato per la presenza di Etienne.
- tks .. sarà meglio che non badi a quello ... devo cercare di rilassarmi e continuare il mio lavoro come se niente fosse - pensò chiudendo gli occhi e continuando a mettere a posto il tavolo per poi raggiungere il bancone e cominciare a dare una pulitina anche a quello.
Era evidente che a quell'uomo non andava a genio, si vedeva chiaramente da come si era comportato
- non capisco per quale motivo Etienne mi abbia dato il compito di servire un cliente a cui non vado nemmeno a genio .... - continuò non riuscendo a togliersi quel pensiero di dosso
- ma certo .... - pensò con gli occhi che le si gonfiarono di orgoglio al pensiero che le era appena venuto in mente
- se lo ha fatto vuol dire una sola cosa, che lui si fida di me e delle mie capacità - continuò e grazie a questo pensiero, si rimise a lavorare con un sorriso sulle labbra ... e chi ripensa al quel riccone, non gli avrebbe permesso di intralciare la sua carriera.
Una volta che l'ordinazione fu pronta, Kendra si diresse in cucina per prendere il vassoio e portarlo all'ospite.
Mentre stava per tornare al tavolo, venne fermata da Etienne, che la prese sottobraccio.
Le parole che le disse, seppur con il sorriso sulle labbra, erano come una lama di ghiaccio .. fredde e pungenti
- prevenire le sue esigenze .... tks e chi vorrebbe entrare nella mente di uno così - pensò mentre Etienne si apprestava a superarla per dedicarsi al cliente al tavolo vicino
Continuò a ripensare alle sue parole per poi esclamare un semplice - ahh !!! - con tono più basso che poteva alla piccola pacca sul sedere che le diede mentre si incamminava al tavolo vicino.
Etienne non sarebbe mai cambiato e ci si sarebbe abituata presto a tutti quei gesti un pò imbarazzanti che faceva.
Con le parole di Etienne che le rimbalzavano ancora nella mente, si avvicinò al tavolo, appoggiando con delicatezza il piatto sul tavolo
- ecco qui signore, tra poco arriverà un'altro assaggio che la casa vuole farle assaggiare - disse per poi aggiungere un semplice - buon appetito - tornare in cucina e dire al cuoco di preparare un piatto di Farinelli.
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. Mathias von der Lauterbrucke
Continuò ad ignorare la vampira, tornata con il primo dei piatti da cui iniziò svogliatamente a piluccare: non gli interessava un altro assaggio.
Non faceva più caso ai sapori dei cibi, nè delle bevande: niente poteva soddisfare la sua fame e la sua sete poichè l'unico essere in grado di farlo col proprio sangue non esisteva più. Il dono semialcolico di quella sera, per quanto gradito, aveva il retrogusto amaro della perdita e rinverdiva la rabbia per la lunga attesa della vendetta. Osservò il contenuto del bicchiere nuovamente pieno a metà, facendolo ondeggiare ipnoticamente nel vetro per diversi minuti, infine si decise a buttarlo giù tutto d'un fiato. Colmatolo nuovamente, si alzò, ed iniziò a girovagare per il locale prestando minuziosa attenzione ad ogni dettaglio d'arredo, come un collezionista in una casa d'aste: pensare a come e quanto ogni singolo oggetto lì dentro avrebbe infastidito i maledetti era una magra consolazione, ma pur sempre una.. -
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Kendra Shoujimoto
Ormai si può dire che, più che rapporto cameriera-cliente, l'incontro tra Kendra e Mathias si poteva considerare una vera e propria battaglia e Kendra era decisa a vincerla.
Purtroppo, però, il secondo round di questo incontro è stato vinto ancora da Mathias e adesso il punteggio era Mathias 2 e Kendra 0; già perchè, come la volta precedente, Mathias non degnò di uno sguardo Kendra, tornata in cucina per aspettare l'ordinazione che doveva portare al suo tavolo.
Con le guancie gonfie dalla rabbia, proprio come una bambina, e le mani sui fianchi stava pensando a come fare per avere un minimo di attenzione senza creare dei problemi al locale
- ohhh come faccio, non posso farmi battere .. devo vincere costi quel che costi ma come però ? - dicendo piano piano fra se e sè in un angolino della cucina dove nessuno poteva sentirla, o almeno così pensava.
La sua testolina cominciò a fare tantissime equazioni mentali su come poter attirare l'attenzione di quell'uomo ... non poteva di certo fargliela passare liscia !.
Purtroppo però non riusciva proprio a trovare un'idea efficace e che passasse inosservata.
- tsk non mi noterebbe nemmeno se mi mettessi a ballare in modo seducente di fronte a lui - continuò facendo un sospiro di rassegnazione mentre i cuochi si davano da fare per preparare le pietanze per i clienti che stavano arrivando.
Quando uno dei cuochi l'avvisò che la pietanza era pronta, Kendra si precipitò a prendere il piatto e tornò al salone.
Fece per raggiungere il tavolo dove è seduto Mathias ma si bloccò, perchè l'ospite non si trovava più lì.
- e adesso dove sarà finito !! - pensò guardandosi attorno.
Lo trovò intento a girovagare per il locale, osservando con particolare attenzione l'arredo del locale e ogni singolo oggetto esposto.
Rimase allibita dalla scena
- ma tu guarda, quell'uomo presta più attenzione all'arredamento del locale piuttosto che a essere gentile con chi lo sta servendo - pensò per poi avvicinarsi a lui e offrirgli quello che i cuochi avevano appena finito di cucinare
- ecco signore, i cuochi hanno preparato un'altra delle specialità del locale ... - disse mostrandosi gentile e disponibile, anche se non se lo meritava affatto
- ne gradisce un'assaggio ? - continuò mostrando il piatto appena preparato.
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. Mathias von der Lauterbrucke
Stava scorredo le venature nel legno della bara con le dita e nell'udire nuovamente la voce di quella vampira gli occhi gli lampeggiarono di rosso per la rabbia, battendo con forza il pugno sul coperchio fece sobbalzare tutti i ninnoli che vi erano poggiati sopra. Si raddrizzò con rigore e voltò lo sguardo furioso verso la donna che ancora lo perseguitava con quegli inutili discorsi sulle specialità del cibo, sushi in quell'ultimo caso: l'aveva forse preso per uno di quegli stupidi umani creduloni? Con uno strattone le strappò quel dannato vassoio dalle mani, sbattendolo sul ripiano funebre lì vicino, e la tirò a sè, chiudendola in una morsa talmente stretta fra le sue braccia così che non avesse abbastanza respiro - Tieni chiusa quella boccaccia. - le ordinò, mentre già iniziava a volteggiare sulle note del valzer che da circa un minuto facevano da sottofondo nel locale. Non allentò la presa nemmeno per un istante, e quando abbastanza coppie si furono aggregate alla danza, tanto da rendere loro due mimetizzabili, la trascinò con sè dietro le tende del sipario all'entrata.
Bloccandola con tutto il peso del proprio corpo contro la parete, continuando quindi ad impedirle di repirare con facilità, ne afferrò la crocchia di capelli sulla nuca per tirarle la testa indietro - La servitù deve saper rimanere al suo posto. - sibilò. E con un gesto repentino dell'altra mano, si liberò dell'impiccio rappresentato dal collarino ed affondò i denti nella giugulare ben distesa.
Non succhiò molto: non ne aveva voglia, e nemmeno bisogno.
- Il mio mantello. E quel sushi. - pronunciò perentorio, prima di rimettere il collarino al suo posto, così che coprisse le ferite puntiformi, e mollarla. A quel punto pulì la bocca strofinando con foga un fazzoletto bianco e merlettato sulle labbra, abbandonò la copertura delle tende e si diresse alla porta d'ingresso ad attendere ciò che aveva richiesto..
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