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- Il Drama Club -
Produce musical e non che possono essere eseguiti con un numero variabile di attori a seconda della produzione scelta. Il dramma Club collabora con le comunità e le imprese locali. I membri si occupano non solo della recitazione e delle coreografie, ma anche della sartoria e delle scenografie. All'interno del Drama Club trovano spazio anche gli studenti legati alla musica, alla letteratura, poesia, pittura e al canto.Responsabile di Riferimento:
Prof. Gabriel Weber
Membri Day ClassRebecca Salieri (canto, chitarra, recitazione)Membri Night Class
Madline Kureji (pianoforte, violoncello)
Edited by ~*~Elenariel~*~ - 23/2/2012, 12:24
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Resha Zafirin.
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Disposizioni giorni/orari
Giorni:
martedì, orari: 17.00 – 18.30
giovedì, orari: 17.00 – 18.30. -
kokoro.lilium.
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Madline Kureji
[Continua da La biblioteca]
A Mad mancava il respiro.
Era stata davvero una stupida e se ne vergognava, ma chissà perchè, quel momento in cui era stata così vicina ad Alam aveva fatto danzare il suo cuore.
Cercando di risultare più naturale possibile, si ricompose, riassunse la sua posa altezzosa e un pò orgogliosa, e si incamminò con l'amico per la 1° N.
- Già... - rispose sorridendo. - Mi è sembrata davvero una bella idea, organiozzare questa gita! Chissà quante belle cose faremo....
E finalmente un pò di movimento, in quest'accademia..., pensò alzando gli occhi al cielo.
Dal corridoio si sentiva un vociare sommesso, uno schamazzare appena accennato.
Poi entrammo in aula, dove c'erano gli studenti per i gruppi della gita.
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Alam Wincester
Era accaduto tutto in fretta che lasciò un pò incredulo anche lui.
Mentre si incamminava verso l'aula continuava a guardarsi intorno per vedere se quelle bande scatenate di ragazze li stavano ancora inseguendo oppure erano riusciti veramente a seminarle.
Sospirò, tranquilizzato anche dal fatto che ormai erano quasi arrivati, ma il pensiero che potevano averli scoperti di nuovo non lo mollava un secondo.
La voce di Mad riuscì a fargli dimenticare quel problema - già ... ci divertiremo ! - esclamò sorridente il ragazzo, nei corridoi incrociarono anche altri ragazzi che stavano raggiungendo la loro stessa meta e più si avvicinavano all'aula più il vociare divenne forte - eccoci arrivati ... - esclamò entrando in aula, dove c'erano già altri studenti che stavano aspettando.
Si guardò intorno, cercando un posto dove mettersi - mettiamoci là, c'è un posto libero - per poi avviarsi verso il banco che aveva addocchiato.
Tutto sembrava perfetto, la preparazione della gita, il divertimento, starsene seduti davanti al fuoco a raccontare storie .. tutto questo lo faceva elettrizzare, anche se, purtroppo, non era nello stesso gruppo di Mad ma era sicuro che, durante la gita, si sarebbero divertiti - peccato che non siamo nello stesso gruppo per la preparazione alla gita - il suo tono lasciava trasparire quel pò di delusione che sentiva nel stare lontano dall'amica.. -
kokoro.lilium.
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Si sedette vicino ad Alam e lo ascoltò.
Nella sua voce traspariva l'evidente delusione di non poter stare con lei, d'altrone si erano affezionati l'uno all'altro.
- Già... - disse malinconica ma felice.
Penso che non ti mancherò più di quanto tu mancherai a me, le venne da pensare.
Poi scosse la testa e tornò alla realtà.
- Dai, alla fine sarà un bella gita! E ci divertiremo tutti insieme - aggiunse.
Già fremeva nel pensare a quante cose avrebbero potuto fare.
Respirare aria buona, divertirsi tutti insieme, instaurare nuovi rapporti di amicizia e rafforzare i vecchi.
Si guardò attorno: tutti quei volti lei li conosceva bene, ma iniziò a pensare che probabilmente non li conosceva abbastanza.
L'unica persona con la quale avesse mai davvero legato lì all'accademia era Alam, e che quelli con gli altri non erano veri e propri rapporti d'amicizia, piuttosto erano conoscenze.
- Al, sai, sono emozionata. Penso che stare all'aria aperta mi ricorderà... - ma si bloccò.
Le avrebbe ricordato casa sua. E le sarebbero venute le lacrime agli occhi, lo sapeva bene.
- Nulla concluse cercando di apparire tranquilla. - O almeno spero.... -
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Alam Wincester
Dalla risposta che ricevette dall'amica, Alam capì subito che Mad aveva intuito ciò che albergava nel suo cuore, o almeno questo era quello che pensava lui.
Soltanto ora si rese conto delle parole che aveva pronunciato prima e un lieve imbarazzo si impadronì di lui.
Si guardò intorno, sperando che nessuno lo avesse notato - già .. puoi dirlo forte ! - cercò di cambiare discorso, il tono che lasciava trasparire un pò di imbarazzo, imbarazzo che voleva assolutamente celare agli altri studenti che erano lì insieme a loro e a quelli che stavano entrando in quel momento in classe.
Ad un tratto, però, notò qualcosa di strano in Mad - perchè si è bloccata all'improvviso ? - non riusciva a darsi una spiegazione ma poi capì, capì ciò che lei voleva dire.
Non sapeva che cosa dirle, come confortarla, sapeva che non amava far sapere i fatti suoi agli altri e, per evitare di " parlare troppo " il giovane vampiro le prese la mano, un gesto semplice è vero, ma che per lui valeva tanto; voleva far capire all'amica che non l'avrebbe abbandonata, che le sarebbe sempre rimasto accanto, lo sguardo che le stava rivolgendo era uno sguardo che voleva dire " non voglio vedere questo visino triste " mentre la stretta sulla mano dell'amica si fece più solida ma delicata allo stesso tempo.. -
kokoro.lilium.
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Madline kureji
Quando Alam le prese la mano, il cuoricino debole e indifeso di Mad scoppiò come se stesse facendo i pop-corn.
Non sapeva come dirgli quanto gli era riconoscente, quanto gli voleva bene.
Non aveva parole per esprimere le sue emozioni in quel momento, punto.
Sì, è vero, quella di Alam era stato un gesto semplice, un nulla, ma per Mad valeva più di mille parole di conforto.
Accarezzò la mano dell'amico, così delicata ma salda, e lo guardò con un sorriso malinconico, ma riconoscente al tempo stesso.
Appoggiò la testa sulla spalla dell'amico e chiuse gli occhi, per un attimo. Si sentiva così bene, in quel momento, che mille altri ricordi non l'avrebbero potuta far soffrire-
Tranne uno.
Il suo ultimo sogno.
Raddrizzò di scatto la testa, e si riscoprì a stringere la mano dell'amico più forte del dovuto. Probabimente gli stava anche facendo male.
Lasciò la stretta di colpo e strinse i pugni.
- Scusami... - biascicò, per poi riprendere la mano di Alam e portarsela in grembo.
Sapeva che l'amico voleva aiutarla, ma lei era una ragazza più complicata di quanto non sembrasse.. -
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Alam Wincester
Il professore che doveva occuparsi di coordinare i vari gruppi ancora non era arrivato, ma del resto mancavano anche altri studenti e altri ancora stavano entrando proprio in quel momento ma a questo ad Alam non importava molto.
Sapeva per certo che l'amica avrebbe capito il suo gesto, si poteva dire che era un loro " codice ", un modo di parlare che era di loro e nessun'altro, parole e gesti di cui soltanto loro sapevano il significato.
Nessuna parola, solo sguardi, sguardi che chiunque lì dentro avrebbe potuto interpretare in modi diversi, chi poteva dire " questi stanno insieme " altri che potevano dire " ma vi sembra il momento per certe cose " ma per lui era uno sguardo che valeva moltissimo, il suo cuore si sentì sollevato nel vedere l'amica sorridere e sperava anche che la gita, prossima ventura, potesse anche farle dimenticare, anche solo per un pò, tutti i suoi problemi.
Nonostante non fossero da soli, non rifiutò la testa dell'amica quando Mad gliela posò sulla spalla.
Non gli importava di possibili sguardi incuriositi o di sguardi di rimprovero, mise una mano sulla testa dell'amica ma ciò che fece dopo lo stupì - perchè, perchè ha fatto quello scatto improvviso ? - non era rimasto scosso o altro ma gli occhi del ragazzo si erano spalancati, come se qualcosa di terribile fosse successo.
- non .... non ti preoccupare ! - il tono un balbettante soprattutto per il fatto che l'amica gli portò la mano al grembo.
Cercò di essere più naturale possibile ma dentro di se era preoccupato per l'amica - tutto a posto ? - esclamò, il tono apprensivo e dolce, cercando di superare quel velo di imbarazzo che lo aveva colpito poco prima.. -
kokoro.lilium.
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Madline Kureji
Alam era un pò scosso dalla reazione di Mad, lei l'aveva capito, ma non poteva farci niente.
Certe cose le venivano spontanee, semplicemente le venivano dal cuore e allora non riusciva più a frenare nè i muscoli, nè il cervello.
L'apprensione dell'amico nei suoi confronti la faceva sentire al sicuro, la faceva sentire amata, come sentiva che quella mano non si sarebbe mai sciolta dalle sue.
- S... sì, Al, tutto a posto... - disse balbettando mentre usava i pollici per giocare con un lembo della manica dell'amico. - Sto solo.... ripensando ad un brutto sogno, tutto qui.
Mad non sapeva cosa sperare: che l'amico le chiedesse di raccontarle il sogno, o che si limitasse a rassicurarla senza impicciarsi, come faceva di solito.
Da una parte avrebbe voluto tanto sfogarsi con qualcuno, liberare le proprie emozioni, ma dall'altra sapeva che probabilmente avrebbe avuto qualche improvvisa reazione in classe, davanti a tutti.
Quei "tutti" che, però, in quel momendo, almeno per Mad non esistevano.
Desiderava solo che la mano di Alam non lasciasse mai la sua, e strinse un pò la stretta.. -
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Alam Wincester
I minuti che lo separavano dalla risposta dell'amica sembravano eterni, era come se il tempo si fosse fermato proprio lì, in quell'istante.
L'imbarazzo che provò all'inizio sparì, si era concentrato su ciò che l'amica provava in quel momento che aveva completamente dimenticato tutto, i gruppi per la gita e le persone che stavano entrando e che erano presenti in quella stanza.
- ah - un mugolio uscì dalle sue labbra, avrebbe voluto dirle qualcosa, confortarla, dirle che non c'era bisogno di preoccuparsi di quel sogno che aveva fatto, che c'era sempre lui con lei e che poteva confidarsi in qualunque momento lei ritenesse oppurtuno, ma era anche sicuro che quelle parole lei le sapesse già, che sapeva già di contare su di lui e poi non voleva metterla in imbarazzo con gli altri lì presenti e quindi preferì non dire niente ma si limitò a lasciarle stringere la sua mano mentre con l'altra le accarezzò dolcemente la testa, sperava che capisse ciò che lui voleva dirle ma era sicuro che avrebbe capito.
Si sentì sollevato nel vedere che l'amica sembrava essersi ripresa ma ora più che mai sentiva che doveva starle vicino, che non si sarebbe mai allontanato da lei.
Ormai tranquillo, Alam si guardò intorno notando che il professore, che era a capo dei gruppi, ancora non era arrivato, alzò le sopracciglia, alquanto stupito del ritardo - certo che si fanno aspettare questi professori eh ! - esclamò col tono un pò divertito, notando che gli altri se ne stavano tutti a chiacchierare e a fantasticare su quello che avrebbero potuto fare durante la gita.. -
kokoro.lilium.
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Madline Kureji
A Mad il gesto di Alam fece davvero tanto piacere. Sapeva che lui aveva capito tutto, sapeva che riusciva a leggerle dentro, perciò non le aveva chiesto niente.
Mad si sentì davvero rincuorata, confidava davvero tanto in Alam.
- Vero... Chissà perchè ci mettono così tanto... - mormorò mentre osservava divertita la confusione crescente tra gli studenti.
Una gita come quella non capitava spesso, era un'occasione lattaralmente più unica che rara... Mad non voleva lasciarsela sappare, non voleva rovinarsela tempestandosi la mente di ricordi.
- Al - iniziò. - Cosa pensi che ti piacerà di più di questa gita? A me la natura, il poter stare liberamente all'aria aperta, riempiendomi i polmoni di odori buoni e freschi, per una volta...
Eh, non c'era mai stato nulla da fare. Mad era da sempre una gran romanticona, anche se non lo lasciava trasparire facilmente.
Si girò ed attese la risposta dell'amico.. -
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Alam Wincester
Il ragazzo era perplesso, non riusciva a capire gli insegnanti, prima dicevano di venire addirittura con un'ora di anticipo, cosa che di certo ai vampiri non faceva piacere, anche se doveva ammettere che lui non era un dormiglione e non gli faceva " difetto " alzarsi prima dal letto.
- magari si sono dimenticati che dovevano venire qui e si stanno divertendo e noi siamo qui ad aspettarli - replicò di nuovo con tono ironico, anche se non gli faceva affatto piacere l'idea che gli insegnanti si fossero dimenticati dei gruppi per la gita ma lui era fiducioso ed era certo che sarebbero arrivati.
Il vociare degli studenti diventava sempre più alto ogni minuto che passava e, cosa ancora più " grave ", ora stavano arrivando anche alcune studentesse della Day Class.
Lo sguardo del ragazzo si fece piuttosto preoccupato e una sua mano finì sulla fronte - ecco; è arrivata la tempesta ! - sperava che tra di loro non ci fossero le ragazze che avevano incontrato prima nei corridoi - ma è mai possibile che le mie speranze cadano subito all'inizio ? non è giusto ! - cercò di non farsi notare da quelle ragazze e tornò a rivolgere la parola all'amica, pregando con tutto se stesso di passare " inosservato " - hai ragione, anche a me piace stare all'aria aperta, godermi i rumori che la natura ci regala ...andare in esplorazione, vedere luoghi che non hai mai visto .. insomma fare come farebbe Indiana Jones scoprire l'avventura - fece appena in tempo a rispondere a Mad che .... "Alam-sempaiiiii !!" - oh cacchio, questa non ci voleva ! - borbottò a bassa voce mentre le ragazze riuscirono a raggiungere il loro scopo : addocchiarlo.
"perchè sei scappato prima ? volevamo solo parlarti " esclamò una di loro mentre un'altra si aggrappò letteralmente a lui - ehh vi ringrazio per questo saluto caloro ! che cosa posso fare per voi ? - naturalmente fece finta di essere cordiale, mentre con una mano cercò di liberarsi della "sanguisuga" che si era aggrappata a lui, in realtà avrebbe voluto scappare e nascondersi ma purtroppo non poteva e ora la sua missone era: liberarsi delle oche giulive, ma come ? non poteva di certo usare i suoi poteri e non poteva di certo cacciarle via visto che anche loro erano venute per i gruppi - uffaaaaa !!! ma proprio qui dovevano venire ! - .. -
kokoro.lilium.
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Madline Kureji
La risposta dell'amico piacque a Mad che sperava che si sarebbero potuti divertire insieme nonostante l'appartenenzza a gruppi diversi.
Mad notò l'aria infastidita di Alam quando si toccò l'argomento professori e le scappò un risolino.
Pian piano iniziarono ad entrare studenti della Day Class e Mad pregò con tutto il cuore che non si presentassero spasimanti per lei o ochette pronte a fare la corte ad Alam, come stava per succedere prima.
Proprio il gruppetto di galline che lo cercava in precedenza si avvicinò senza esitare ed una di loro si appiccicò ad Alam.
Sì, certo..., pensò infastidita Mad. Solo parlare... Tzk!
Notò quanto infastidito fosse Alam e quanto si sforzasse di apparire cordiale mentre cercava di staccarsi di dosso quella sottospecie di ventosa vivente e decise di dover trovare una soluzione.
Sapeva che lei, come d'altronde ogni altra vampira, agli occhi delle ragazzine umane sembrava più... maestosa, più nobile, in un certo senso. Non altezzosa, solo... di altri tempi.
Sfruttò quella caratteristica basata sull'apparenza per intimidire le ragazze.
- Salve ragazze - disse inucpendo la voce e guardandole con degli occhi serafini e felini. - C'è qualche problema? - chiese fingendo indifferenza.
Nel frattempo non si era accorta di tenere ancora la mano ad Alam.
Loro se ne accorsero, eccome, ma si finsero indifferenti.
-Beh... no, assolutamente... - iniziò a biascicare una di loro, aspettando una qualche tipo di reazione da parte di Alam.
Mad sperò che lui stesse al gioco.. -
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Alam Wincester
Avrebbe voluto cercare di allontanare quelle ragazze ma, purtroppo, ottenne l'effetto opposto - ufff ... forse era meglio che stavo zitto ! - mentre cercava di liberarsi delle sanguisughe, per fortuna che l'intervento di Mad le calmò, o almeno questo era quello che gli era sembrato.
Il ragazzo cercò di capire che cosa aveva in mente l'amica - n .. no, ha ragione non ha fatto niente di male - il tono era di certo convinto e deciso ma comunque cercò in tutti i modi di farlo sembrare tale mentre una mano andava dietro ai capelli per allontanare la mano della ragazza che si era messa a toccare i suoi capelli - scusami, ma odio che mi si tocchino i capelli - esclamò, beh in realtà era una bugia, Mad glieli aveva toccati molte volte e non aveva mai detto niente ... grazie a dio non lo sapevano, altrimenti chissà che casino ne verrebbe fuori.
" bene, visto che anche Alam ha detto che non ci sono problemi perchè non ci lasci parlare con lui un pochino prima dell'arrivo del professore " esclamò una delle sanguisughe, notando benissimo che Mad teneva per mano il ragazzo.
- ehmm scusate ma non dovremo prepararci, tra poco arriverà il professore e se ci vede a chiacchierare si arrabbierà non credete ? - sapeva che non avrebbe ottenuto risultati nemmeno con questa frase ma, come dire, la speranza era l'ultima a morire, lo sguardo che andava a posarsi sull'amica per aspettare una sua reazione e per capire che cosa avesse in mente, da come aveva parlato prima sembrava che avesse un piano in mente.. -
kokoro.lilium.
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Madline Kureji
Quelle quattro ochette iniziavano a prenderla in antipatia, e Mad ne fu compiaciuta. Si sarebbe fatta odiare, pur di toglierle di mezzo.
Quando una di loro inziò a toccare i capelli ad Alam, Mad le scoccò un'occhiata fulminante, e pensò che probabilmente, per un secondo una micro scarica elettrica fosse passata effettivamente nei suoi occhi.
- Ah, ma ragazze, io non sto dicendo nulla, potete benissimo parlare con Alam. Ma lui ha ragione, attente a non farvi beccare dal professore - disse impassibile, spostando lo sguardo davanti a sè, nel vuoto, ma continuando a tenere la mano di Alam.
Loro iniziarono a fargli complimenti, a fare le oche e Mad odiava con tutto il cuore, quell'atteggiamento anche perchè pensò che probabilmente Alam si trovasse in una situazione di fastidio e di imbarazzo.
Allora iniziò ad accarezzare la mano di Alam, poi la capovolse ed iniziò a giocherellare, quasi come se non lo facesse di proposito, con le sue dita, passando poi la punta delle sue sul palmo dell'amico.
Le ventose viventi lo notarono e smisero di parlare.
- Emh... Senti un pò, Alam, ma tu e lei state insieme, per caso? - chiese poi una di loro, togliendo la sua mano dalla spalla di Alam.
Leggermente, giusto per far capire ad Alam che doveva reggerle il gioco, con un dito Mad trasmise una scossetta minuscola all'amico.
Lei si limitò a sorridere e a ridurre gli occhi a due fessure, aspettando che fosse l'amico a rispondere.
Lei non voleva mettersi in mezzo..
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